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POTENZA AVVICINA MATERA ALLA PUGLIA, E LA BASILICATA RISCHIA

  • Immagine del redattore: AISM Mathera
    AISM Mathera
  • 8 set 2021
  • Tempo di lettura: 4 min

Aggiornamento: 8 set 2021

MATERA: “Potenza sta prendendo tutto”, ecco l’espressione più usata nella città dei Sassi, da Capoluogo di Regione a vittime del campanilismo Potentino.
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Matera è orientata a dare una svolta alla incresciosa situazione divenuta non più tollerabile dovuta alla prepotenza potentina. Le soluzioni di cui si continua a discutere sui tavoli del Materano per uscire dall’immobilismo della Regione Basilicata sono:


1) L'autonomia Provinciale delle due città Capoluogo.

2) La Regione a Potenza, lasciando a Matera la sede della Provincia Unica Regionale.

3) Il REFERENDUM per il passaggio in Puglia della Provincia di Matera.


Tra queste posizioni cosi nette e decise che vengono continuamente poste in discussione, si ha la netta impressione che stia crescendo a Matera la voglia di aggregarsi alla vicina Puglia, per sfuggire a quella grande palla al piede che la Regione Basilicata rappresenta per la città dei Sassi. Una soluzione che raccoglie sempre più consensi in città e probabilmente anche nel Consiglio Comunale materano.

Il destino della Basilicata appesa ad un filo, Matera ha nelle sue mani le sorti di questa Regione.

La risposta di Potenza richiederebbe un'analisi più approfondita, se infatti Matera e i comuni limitrofi promuovono il referendum per il passaggio alla Puglia e vincesse il “Si”, allora per Potenza potrebbe essere un clamoroso autogol, perché dopo il riordino delle Province si dovrebbe passare a quello delle Regioni, ed a questo punto sarebbe la Regione Basilicata a rischiare l'estinzione, a quel punto Potenza rischierebbe seriamente di dover salutare tutti gli uffici regionali con il naturale accorpamento della sua Provincia alla Calabria o alla Campania.


Una situazione complessa e tutta in continua evoluzione, ma gli avvenimenti degli ultimi tempi in termini di scelte fatte in funzione della trasformazione di alcuni territori e non del benessere dei i cittadini di tutta la Regione, ha indotto il Materano alle dovute riflessioni in termini di Sanità, sviluppo Industriale, scelte sull'evoluzione dell'Università Regionale, le posizioni debitorie create dai governi a trazione Potentina, e l'accorpamento di uffici pubblici sottratti a Matera. Questa situazione ha scavato, tra Potenza e Matera, un solco ancora più profondo che ha generato un notevole impulso alla voglia dei materani di guardare alla Puglia, da sempre più vicina alle caratteristiche di Matera, del Metapontino e del suo territorio, cultura e turismo sono solo alcuni punti su cui la Regione Puglia ha concentrato le proprie energie raccogliendo enormi risultati (basta pensare all’impulso che Matera ha data al Salento ed alla Valle d’Itria) o alla importanza che l’aeroporto di Bari ha per Matera e per le sinergie che si potrebbero sviluppare, in sinergia con lo sviluppo industriale dell’Aree ZES del Materano e della Val Basento come cerniera tra gli interporti di Bari e Taranto.


Lo stesso Sindaco di Matera Domenico Bennardi, sostiene che la città ha acquisito una centralità ed un ruolo di fulcro in uno scenario ampio, grazie al quale è possibile connettere territori e settori di interesse, creare opportunità di sviluppo; Matera è una città che dovrà continuare a crescere e ad essere sempre più attrattiva”.


E in questa visione di breve e lungo periodo che si inserisce il protocollo sottoscritto dai sindaci delle due città di Bari e Matera - Antonio Decaro e Domenico Bennardi - ad Altamura, città cerniera fra le due province e le due regioni, davanti al sindaco della città Murgiana con l'obiettivo di mettere le basi per la creazione della


MACROREGIONE BARI-MATERA: un sistema di collaborazione permanente che punti su turismo e cultura, ma anche su uno sviluppo sostenibile. Saranno infatti pensati e realizzati insieme progetti per promuovere la qualità della vita e la valorizzazione delle risorse storico-culturali e ambientali. Un lavoro che servirà anche all'ottimizzazione della ricettività turistico-alberghiera e all'organizzazione di eventi di respiro nazionale e internazionale. Per questo sarà creata una cabina di regia capace di individuare progetti ma anche di intercettare finanziamenti per la loro attuazione.


"Questo protocollo - aggiunge il Sindaco di Bari Decaro - nasce dall'idea di dare ufficialità a una collaborazione che ormai va avanti da diverso tempo e che ha visto la città di Bari, con la sua area metropolitana, e Matera sperimentare affinità, visioni e lavoro comune su vari progetti: dalla mobilità all'innovazione dalla promozione del territorio alle politiche di attrazione turistica".


Un altro ponte tra Matera e la Puglia, dopo il protocollo siglato con la Città metropolitana di Bari, il sindaco di Matera, Domenico Bennardi, lo ha siglato con il primo cittadino di Taranto, Rinaldo Melucci, con il quale ha sottoscritto un’intesa per la promozione delle relazioni istituzionali, culturali ed economiche.


Un accordo di collaborazione esteso, che troverà attuazione operativa grazie ad un Gruppo tecnico che avrà la regia delle attività da svolgere fino al 31 dicembre 2026, anno in cui il capoluogo jonico ospiterà i Giochi del Mediterraneo.


I temi sui quali il Gruppo tecnico dovrà lavorare riguardano la valorizzazione della differente dotazione infrastrutturale tra le due città, attraverso una politica di potenziamento e integrazione; il rafforzamento e l’attrattività di questa grande area al centro del Mediterraneo nell’offerta turistica.


Non ultimo gli accordi che si dovranno istituire al lancio delle Aree ZES di Jesce, dove Matera e la Val Basento, rappresentano la cerniera di congiunzione tra gli interporti di Taranto e Bari.


MATERA, per turismo, scambi culturali, e sviluppo industriale supera i confini Regionali, per cercare affinità in territori più idonei al suo sviluppo. Per tali motivi, Matera e già parte integrante della Puglia, da cui potrà ripartire per continuare la sua crescita costantemente tarpata dalle ridotte potenzialità della Regione Basilicata, dotata di fondi non sufficienti per fronteggiare le richieste dalla città dei Sassi, ed oltretutto, è troppo impegnata nel trovare il saldo positivo tra entrate ed uscite il cui spreco ha ormai superato ogni limite di tolleranza, oltre che favorire la città di Potenza sottoposta ad un declino irreversibile. Questo è il clima che sostanzialmente serpeggia dietro le quinte del Materano.


Il destino della Basilicata appesa ad un filo, Matera ha nelle sue mani le sorti di questa Regione.
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