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La Carfagna.. Conferme per la ZES del Materano.

  • Immagine del redattore: AISM Mathera
    AISM Mathera
  • 17 apr 2021
  • Tempo di lettura: 3 min

Aggiornamento: 18 apr 2021

L’AISM Mathera (Associazione infrastrutture e Sviluppo), scrive al Ministro per il Sud, Mara Carfagna, per fare luce sulla questione dei Fondi Europei destinati al Mezzogiorno ed al territorio del Materano.


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il Sud esce malconcio dai fondi Europei per quanto annunciato dal Ministro del Sud Mara Carfagna.

Sulla base di tre parametri ben precisi, il totale della popolazione nazionale, il PIL inverso e il tasso di disoccupazione, l’Italia ha ottenuto dalla Unione Europea 209 miliardi su un totale di 750 miliardi di euro del Recovery Fund per fare fronte allo storico divario sociale e territoriale tra il Nord e il Sud di un Paese, divenuto sempre più diviso e diseguale.


Sulla base di tali parametri, il 65% delle risorse, circa 136 miliardi di euro, dovrebbe essere investito nelle regioni meridionali proprio con l’obiettivo di unificare le “due Italie”.


Invece, al Sud saranno destinati soltanto 83 miliardi euro, ossia. il 40% delle risorse complessive del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), con, uno scippo di 53 miliardi.


Nonostante tale evidente divario nella ripartizione dei fondi del Recovery Fund, secondo quanto previsto dall'Unione Europea, l'AISM (Associazione Infrastrutture e Servizi del Matherano), scrive al Ministro Mara Carfagna per porre alla sua attenzione la questione Lucana ed in particolare del Materano.

Egr. Ministro per il Sud: Mara Carfagna
Abbiamo seguito attentamente il Question-Time del 15/Apr/2021 in merito allo sviluppo del Sud Italia a partire dai piani per il Recovery Fund, PNRR, Next Generation e React UE per la riduzione del Gap Infrastrutturale ed Economico tra L'Europa ed il Sud Italia, come parte integrante del suo "Capitolo Sud" e per questo le inviamo quanto segue.

Apprezziamo molto il suo impegno in merito e pertanto le sottoponiamo un'analisi dettagliata delle Infrastrutture della Regione Basilicata da introdurre nel PNRR per lo sviluppo dell'area Retroportuale di Taranto, ritenuta la 4° Area ZES più importante d'Italia. A tal fine le vogliamo evidenziare il nodo intermodale Gomma-Ferro di Ferrandina Scalo, che rappresenta la struttura primaria per il servizio infrastrutturale delle Aree ZES del Materano di circa 6000 ettari che collegherà il porto di Taranto alle Aree ZES di Matera Jesce e della Zona Industriale della Martella con la Area ZES della Val Basento, attraverso la fondamentale strada di connessione SS7 Appia Matera-Ferrandina, come parte integrante dell'asse Murgia-Pollino. Pertanto le chiediamo di finanziare e portare a termine questo importante asse stradale Murgia-Pollino, e segnatamente il tratto Matera-Pisticci Scalo, sia nelle parti già finanziate e progettate che in quelle da progettare e finanziare. l'Area Portuale di Taranto e relative Aree ZES Retroportuali, hanno necessità di divenire appetibili e competitive per l'insediamento di nuove aziende produttive per la creazione di nuovi posti di lavoro e PIL in una zona ancora sottosviluppata.


La Commissione Europea, dopo aver ricevuto il piano dell’Italia ha davanti a sé diverse possibilità:
  • approvarlo e concedere l’intera somma

  • approvarlo ma concedendo meno soldi

  • rigettarlo

L’Unione chiede che il denaro venga speso in modo effettivo e reale per risolvere determinati problemi, oppure, detto in parole diverse, che non venga essenzialmente sperperato. Ecco perché c’è bisogno di essere estremamente concentrati per il perseguimento dell’obiettivo:


qualsiasi disattenzione o distrazione anche minime possono costare miliardi. Chi andrebbe a perderci è ovviamente il Mezzogiorno: in caso di rifiuto totale del progetto italiano, la perdita toccherebbe i 100 miliardi di euro.


A tal fine abbiamo invitato il Ministro Mara Carfagna un Dossier per sottoporre alla sua attenzione le questione infrastrutturale e di sviluppo industriale della Regione Basilicata e delle Aree ZES dell'Interporto di Taranto.

A tal fine, abbiamo richiesto di porre particolare attenzione al rispetto delle richieste dell'Europa nell'onorare le regole imposte da ossequiare per evitare di andare incontro al RIGETTO o RIDUZIONE del piano proposto in Basilicata che potrebbe essere affetto da "ingerenze del Consiglio Regionale o di parti politiche interessate".


Di seguito la nostra analisi in merito alla destinazioni di alcuni fondi del Recovery Fund da destinare alla Regione Basilicata, con particolare attinenza al territorio del Materano in quanto area Retroportuale del Porto di Taranto.


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